La mia terza lingua di lavoro: il danese

La mia terza lingua di lavoro: il danese

Oltre all’inglese e al tedesco, due lingue che mi accompagnano da tantissimi anni, ho una terza lingua di lavoro: il danese.

Ma perché proprio il danese? Scopriamolo insieme!

Correva l’anno…

Come spesso si dice, è una lunga storia. Ma in questo caso, lo è sul serio!

Prima, però, dobbiamo fare un bel passo indietro. È il 1998 e, a metà della terza media, decido di proseguire gli studi iscrivendomi a un liceo linguistico. So già che voglio affiancare il tedesco all’inglese, due lingue che mi hanno sempre affascinata molto.

Non so ancora cosa voglio fare da grande, ma sento che le lingue sono la mia strada. E così, inizio a studiare tedesco, una terza lingua accanto a inglese e francese, oltre che al latino (il mio tormento per ben 5 anni, confesso; il francese, invece, ho iniziato ad apprezzarlo dopo l’università, strana la vita a volte).

Il primo viaggio in Danimarca

Ho la grande fortuna che il mio liceo organizza delle splendide gite all’estero, permettendomi così di conoscere culture e luoghi diversi. Amo viaggiare sin da quando sono bambina e, grazie anche ai miei genitori, ho già visitato alcuni Paesi stranieri.

Tuttavia, nel 2002, a metà della quarta liceo, partecipiamo a uno scambio culturale con una scuola di uno strano Paese, a nord: la Danimarca.

Prima di raggiungere le famiglie che ci ospiteranno, visitiamo al bellissima Copenaghen e inizio a sentire le farfalle nello stomaco. Poi partiamo alla volta di Horsens, una città di medie dimensioni nello Jutland, la penisola danese.

E qui succede un fatto curioso: mi accorgo che in famiglia, in città e a scuola riesco a capire qualche parola di questa strana lingua e, man mano che passano i giorni, riesco a capirne sempre di più.

Mica c’è lo zampino dell’inglese e del tedesco? Chissà…

Ma una cosa è certa: mi innamoro follemente del danese, e della Danimarca. Ma a scuola non studiamo questa lingua… come posso fare?

In supremæ dignitatis

Una volta terminato il liceo, scelgo la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Pisa. Decido di portare avanti l’inglese e il tedesco ma, a un certo punto, mi è richiesto di aggiungere una terza lingua.

Cerco la lista delle lingue offerte e, quando vedo il danese tra queste, non ci penso due volte: ho trovato la mia terza lingua.

E così, inizio a studiarla e noto che ha davvero delle somiglianze con l’inglese e il tedesco; del resto, appartengono tutte e tre alla famiglia delle lingue germaniche.

Poi, nel 2006, vinco una borsa di studio per frequentare un corso intensivo di danese ad Åhrus, la seconda città della Danimarca. E non ho assolutamente dubbi: non abbandonerò mai questa terza lingua.

Vita da traduttrice

E non l’ho più abbandonata. Oltre a tradurre e revisionare dall’inglese e dal tedesco verso l’italiano, talvolta mi capita di lavorare anche con il danese. Ed è sempre un enorme piacere poter lavorare anche con questa mia terza lingua.