Si sa, spesso questo è un lavoro solitario, con i suoi pro e contro. E proprio per questo, il networking per un traduttore è importante; anzi, fondamentale.
I colleghi sono risorse preziose: possono chiarire un dubbio, fornire un confronto su una determinata questione, passare un lavoro se non possono accettarlo, dare sostegno nei momenti difficili.
Ma il networking per un traduttore può comprendere anche professionisti di altri settori affini e non, dai quali si può sempre imparare qualcosa.
E dunque, quali sono le occasioni per fare networking per un traduttore?
Le fiere di settore
Le fiere di settore rappresentano un’ottima occasione per fare networking per un traduttore. Un traduttore non traduce qualsiasi tipologia di testo, ma si specializza in alcuni settori, tra cui per esempio la traduzione medica, legale, tecnica o editoriale.
Per me, una fiera di settore imperdibile è la Bologna Children’s Book Fair dedicata all’editoria e ai contenuti per bambini e ragazzi. La traduzione di libri per bambini è tra i miei campi principali di specializzazione, quindi non posso proprio mancare a questo appuntamento annuale!
Oltre a salutare gli editori con cui collaboro e conoscere personalmente quelli con cui ho iniziato a collaborare (bene sempre previo appuntamento), alle fiere ho la possibilità di salutare e scambiare quattro chiacchiere con colleghi che conosco personalmente e di conoscere finalmente di persona quelli con cui interagisco solo virtualmente.
E quanto cambia il rapporto una volta conosciuti di persona? Un sacco!
I social media
I social media possono essere un eccellente strumento di networking per un traduttore.
Ma prima è doveroso fare una piccola parentesi: come tutit gli strumenti, vanno saputi utilizzare, magari seguendo un corso specifico come spiegato in un precedente articolo del mio blog dedicato alla formazione.
Da quando li uso per lavoro, la mia rete di contatti professionali è cresciuta a dismisura; non solo ho conosciuto tanti fantastici colleghi, ma anche molti professionisti di altri settori con cui confrontarmi e scambiare opinioni, permettendomi così di imparare sempre qualcosa e conoscere diverse realtà lavorative.
Le associazioni di categoria
Last, but not least, le associazioni di categoria rappresentano un’ottima occasione per fare networking per un traduttore.
Purtroppo non esiste un albo dei traduttori, quindi per me è fondamentale esserne socia: oltre a garantire professionalità e qualità al cliente, mi hanno permesso, e mi permettono tuttora, di conoscere tantissimi colleghi.
Ne esistono diverse. Dieci anni fa ho deciso di diventare socia di AITI, l’Associazione italiana traduttori e interpreti, la più grande associazione di questa categoria in Italia.
Inutile dire quanto abbia ampliato la mia rete di contatti da allora. Grazie agli eventi in presenza e online ho conosciuto colleghi da tutta Italia che lavorano in tanti settori diversi e con varie combinazioni linguistiche.
Potersi confrontare e scambiare opinioni, poter imparare sempre qualcosa e contare sul supporto di altri professionisti non ha davvero prezzo.
Ebbene sì, non smetterò mai di dirlo: il networking è fondamentale per un traduttore. I colleghi non sono nemici, ma risorse preziosissime che arricchiscono il nostro lavoro.